Accetto volentieri l'invito di
Adrenalina di partecipare aquesto meme che sta spopolando nella blogosfera.
Le regole sono le seguenti:
bisogna parlare di otto fatti a caso che riguardino se stessi in un post dedicato, scegliere altre otto persone da taggare e dire loro che sono taggate (e, ovviamente, ricordarsi di postare le regole).
Nei miei primi 26 anni ho cambiato ben 9 case,
poi per fortuna mi sono sposata e da 4 anni sono ferma in quella che dovrebbe essere la definitiva mi auguro per mooolto tempo.
Da piccola detestavo qualsiasi tipo di formaggio, a 4 anni sono stata ricoverata in ospedale per qualche giorno e le infermiere tentavano di fregarmi mettendolo di nascosto nella minestra e nella pasta col risultato che me ne accorgevo e non mangiavo più niente.
Crescendo sono arrivata ad amarlo ed abusarne al punto da far salire un po’ troppo il colesterolo ma mi è rimasto il limite della pasta e della minestra se c’è del grana sopra non ne mangio!
Nel week end non cucino quasi mai, dovrebbe essere il momento in cui posso andare al mercato a prendere gli ingredienti che mi servono e con calma provare tutti i piatti che stanno nella lista d’attesa, invece va sempre a finire che al pranzo o ci pensa Paolo mentre io faccio le pulizie o lo facciamo in velocità in qualche centro commerciale per sfruttare gli orari più tranquilli per la spesa, e la cena il più delle volte si risolve con panini o bruschette anche perché alla domenica pomeriggio mi va più di riposare un po’ che non spignattare e risporcare tutta la ciucina. Ecco, l’ho detto.
Colleziono scatole. Di tutti i tipi, non solo quelle belle di metallo o da regalo, ma anche quelle recuperate da qualsiasi acquisto, scarpe, bicchieri, quelle per le risme di carta da fotocopie….
Le mie preferite sono quelle della Thun, carine con dei bei colori tenui e di tutte le misure.
Ormai non so più dove metterle, ho lo scatolone del forno a microonde pieno e parecchie sparse dappertutto. Comunque non è una collezione fine a se stessa, per qualsiasi cosa io trovo la scatola adatta, ho la scatola per i nastri, quella per gli elastici, una per i bottoni, un’altra per i medicinali… Una scatola per ogni cosa e ad ogni cosa la sua scatola!
Mi piacciono le grandi città e mi piacerebbe viverci.
Ho sempre abitato in paesini con non più di 5000 abitanti, in campagna, ai piedi dei monti e ad un passo comunque da ogni comodità, un sogno per molti, ma io invece mi sento così bene quando passeggio nei centri delle grosse città, camminare col naso all’insù per vedere i grandi palazzi storici che spesso passano inosservati ai più, poter spostarsi solo a piedi dimenticando la macchina…
Anche per questo democraticamente abbiamo deciso di trascorrere le vacanze un anno al mare ed un anno in qualche città d’arte d’Italia o d’Europa, e sarà perché le vedo solo con gli occhi del turista che mi sembra tutto così bello?
Quando vado in vacanza non dimentico mai di fare una o più foto dalla finestra della camera dell’albergo, e spesso, se lo merita, anche della camera stessa.
Sarà perché mi sembra di fermare meglio i ricordi? Mah.
Solo a Livigno non l’ho fatta perché si affacciava sul piazzale di una carrozzeria.
Ho una grande paura della solitudine.
Fin da piccola avevo paura di stare a casa da sola, ed anche adesso preferisco sempre trovare Paolo a casa quando arrivo la sera o sentire che c’è qualcuno nell’appartamento di sotto.
Guardando al futuro, ho paura di trovarmi un giorno da sola senza i miei affetti più cari.
Infine c’è una sorpresa che per ora non posso svelare, i tempi non sono ancora sufficientemente maturi, ma vi anticipo già che sarà una cosa che mi cambierà completamente la vita.
Ormai ho perso il conto di chi è già stato invitato e chi no,
per non sbagliare invito chiunque non l'abbia ancora fatto ad unirsi.