venerdì 21 dicembre 2007

Club di Sale&Pepe: GRATIN CON POMODORI ALLA PROVENZALE

Intanto che voi fate dolcetti e biscotti di tutti tipi per l'imminente Natale,
io sto iniziando con le prove tecniche per Capodanno
perché probabilmente anche quest’anno si festeggerà a casa nostra
e secondo la tradizione sarà a base di pesce,
ho trovato questa ricetta ricetta su un Sale&Pepe di agosto,
effettivamente non è proprio di stagione
ma il risultato mi ha soddisfatto
anche con i poveri pomodori che si riesce a recuperare adesso.


Gamberoni
Pangrattato
Peperoncino piccante
Aglio
Prezzemolo
Basilico
Pomodori
Capperi
Olio d’oliva
Sale e pepe

Mescolate il pangrattato con uno spicchio d’aglio, un po’ di prezzemolo e peperoncino tritati.
A parte tritate un altro spicchio d’aglio con altro prezzemolo, un po’ di basilico, dei capperi, e mescolate a un paio di cucchiai di olio e altro pan grattato.

Togliete il filo nero dai gamberoni tagliandoli sul dorso,
fate un’incisione anche sul ventre e farciteli con il primo trito.
Sistemateli in una teglia, irrorateli con un po’ d’olio ed infornateli a 180° per circa 20 minuti.

Tagliate i pomodori a grosse fette conditeli con il secondo trito e passateli sotto al grill per circa 10 minuti.

giovedì 20 dicembre 2007

Biscotti alla panna

Credevate che non mi sarei lasciata contagiare dalla smania di biscottare che aleggia in questo periodo? Neanche per idea, come ogni anno pure da noi si producono chili di biscotti dei tipi e forme più disparati.
Puntualmente ogni anno, quando un nipote o amico mi chiede di rifargli quelle stelline al cioccolato che tanto gli erano piaciute, non ricordo più quale ricetta avevo usato, ma quest’anno corro ai ripari e fotografo e riporto tutto qui così non mi trovano più impreparata.


Il primo round spetta a questa ricetta che ho visto più volte in vari blog,
sembra sia stata vista fare in tv dalla Ravaioli ed è anche molto simile alla ricetta delle famose Macine del Mulino Bianco a cui effettivamente lasciando l’impasto un po’ più spesso assomigliano molto.
Io ho usato come base per poi dividere l’impasto in 4 parti aromatizzandole separatamente per ottenere diversi tipi di biscotti.

450 di farina

50g di fecola

200g di burro

150g di zucchero

1 uovo

70 g di panna

1 cucchiaino di estratto alla vaniglia

1 bustina di lievito

1 pizzico di sale


Ho messo nell’impastatore con l’accessorio a foglia, o nel robot da cucina la farina, la fecola, il burro, il lievito ed il sale, e l’ho avviato ad alta velocità per ottenere uno sfarinato.
A parte ho sbattuto leggermente l’uovo, aggiungendo poi lo zucchero e la panna, quindi l’ho versato sullo sfarinato e riavviato fino a che diventa un impasto a bricioloni piuttosto grossi.

A questo punto ho diviso l’impasto in 4 parti.

La prima l’ho lasciata neutra,
quindi ho continuato a lavorare l’impasto fino ad ottenere un classico panetto di frolla.

Il secondo l’ho rimesso nell’impastatore ed ho aggiunto un cucchiaino di cannella, mezzo di zenzero in polvere ed un paio di chiodi di garofano pestati, ottenendo dei simil-gingerbreads.

Al terzo ho aggiunto del cioccolato fondente tritato col coltello e buccia grattugiata di mandarino.

Il quarto l’ho colorato con un cucchiaio di cacao ed un po’ di cioccolato fondente avanzato dal precedente.

Ho incartato con della pellicola tutti i panetti e fatti riposare in frigo per almeno un’oretta.

Quindi un po’ alla volta, ho cominciato a ritagliare i biscotti e cuocerli in forno a 180° per circa 12 minuti, senza farli scurire troppo.

Una volta raffreddati mi sono divertita a decorarne un po' usando un cornetto di carta forno con la classica glassa fatta sbattendo leggermente un albume con poche gocce di limone ed aggiungendo zucchero a velo fino ad avere una consistenza bella soda.

venerdì 14 dicembre 2007

Tronchetto di Natale

Un'altra ricetta per la raccolta di FrancescaV
"Aspettando Natale 2007"


Con la mia famiglia il Natale è sempre stato festeggiato
con il pranzo al ristorante,
mia nonna sostiene di non essere in grado di fare da mangiare per tutti e non ha mai voluto che nè mia mamma nè mia zia si prendesserero questo "gravoso", secondo lei, incarico, perciò preferisce offricerlo lei a tutti.
Il giorno prima, abbiamo l'usanza è di "fare vigilia" che sarebbe il religioso "digiuno e astinenza", quindi niente classico cenone a base di pesce, e nessun piatto tradizionali natalizio di famiglia, se non questo dolce che facciamo di solito in questo periodo per le immancabili cene con gli amici



Per 1 tronchetto da circa 8-10 persone:

Pan di Spagna per arrotolato * 1
Crema pasticcera* ½ litro (¼ x farcitura + ¼ x decorazioni)
Panna montata 350 g (25 x farcitura + 100g x decorazioni)
Nutella 2 cucchiaiate
Cacao amaro
Bagna al rum*


Preparare un Pan di Spagna per arrotolato con:
Uova 3
Zucchero 65
Farina 65
Sale ½ cucchiaino scarso
Raspatura di limone

Montare molto bene le uova con lo zucchero e la raspatura di limone.
Aggiungere la farina setacciata ed il sale.
Stendere il composto su un foglio di carta da forno grande come la leccarda, senza pressarlo troppo per non farlo smontare.
Cuocere a 220°C per circa 8-10 minuti.
Appena sfornato coprirlo con un canovaccio pulito ed arrotolarlo leggermente per fargli prendere la piega.


Intanto preparare la bagna al rum con:
Acqua 80 g
Zucchero 70 g
Rum 80 g

E la crema pasticcera:
Latte 500 g
Tuorli 4
Zucchero 130 g
Amido di mais 50 g
Sale 1 pizzico
Vanillina 1 pizzico
Buccia di limone 1/2

Srotolare il PdS e inumidirlo con la bagna.

Mescolare la crema pasticcera (1/2 dose) con la Nutella ed unire la panna montata (250 g) ottenendo una Crema Chantilly alla nocciola.
Stenderla sul PdS, arrotolare aiutandosi con la carta da fonro e mettere in congelatore per almeno 4/5 ore.


*** *** ***

Togliere il rotolo dal congelatore e rifilarne le estremità, quindi tagliarlo a 2/3 ottenendo:
- il tronco (parte + lunga)
- i 2 rametti (pezzo più corto andrà tagliato in obliquo)
Comporre il tronchetto.

Mescolare la rimanente crema pasticcera (1/2 dose) con il cacao finchè diventa molto scura, ed unire la rimanente panna montata (100 g)

Con questa rivestire il tronchetto usando la sacc a poche con bocchetta rigata oppure ricreare l’effetto legno con una forchetta.

mercoledì 12 dicembre 2007

Torta al cacao, arancia e cannella

Questa torta potrebbe essere l'ideale per la colazione di Natale,
gli aromi sono quelli giusti, cioccolato, arancia e cannella,
e con pochi grassi per non appesantirsi troppo in vista del pranzo con i parenti.
Quindi lo segnalo per la raccolta di FrancescaV "Aspettando Natale 2007"


Questa ricetta dovrebbe risalire al Talismano della Felicità,
in rete ho trovato diverse versioni che ho modificato un po' a modo mio nelle proporzioni degli ingredienti, il risultato mi ha entusiasmato perchè si fa veramente in 5 minuti senza sporcare quasi niente, ed è rimasta bella soffice anche dopo qualche giorno nonostante non ci siano grassi aggiunti.


Adesso voglio provare a farla anche solo con cacao senza altri aromi e potrebbe così diventare LA torta al cioccolato di casa mia.

farina 200g

zucchero 200g

cacao 80g

cannella 1 cucchiaino scarso

lievito 1 bustina

sale 1 pizzico

buccia di 1 arancia

succo di 1/2 arancia

latte 250g

Prima ho mescolato bene e settacciato gli ingredienti in polvere,poi con un cucchiaio ho incorporato il latte ed il succo d'arancia.

Cotto in forno statico a 180° per 40 minuti, poi ho aperto un po' lo sportello e lasciato lì il dolce per altri 10-15 minuti.

Per decorarla ho prepreparato la glassa classica con zucchero a velo, colorante e albume.

venerdì 7 dicembre 2007

Salsicce e fagioli

Con queste giornate grigie, nel week end, mi fa più voglia rimanere in casa
a pantofolare tra il divano e la cucina, che uscire nel marasma dello shopping prenatalizio,
il momento migliore per mettersi all’opera con ricette come questa,
poco impegnativa ma con tempi di riposo e cottura luuunghiiiii, ed un risultato che riscalda e sa di inverno.


Per 3 porzioni abbondanti:

Fagioli cannellini secchi 300 g
Salsicce di maiale 400 g
Scalogni 4
Aglio 4 spicchi grossi
Carote 2
Alloro 2 foglie
Peperoncino rosso 1
Concentrato di pomodoro 2 cucchiai
Origano
Olio
Sale e pepe

La sera prima coprire mettere i fagioli in un grande contenitore, coprirli di acqua fredda e lasciarli a bagno per tutta la notte.
Il giorno dopo, quando sono rinvenuti, farli bollire per mezz’ora, quindi scolarli e metterli da parte.

Nel caso abbiate la salsiccia a nastro, tagliarla a pezzetti di circa 3-4 cm, e metterla in un pentola capiente a rosolare con un filo d’olio.
Aggiungere, gli scalogni e gli spicchi d’aglio tagliati a metà, le carote tagliate a pezzetti di 2-3 cm, le foglie di alloro, il peperoncino, una bella presa di origano, sale e pepe, e fare insaporire per qualche minuto.

Aggiungere i fagioli,
mescolare il concentrato di pomodoro con 250 g di acqua calda (io ho usato quella di cottura dei fagioli) e versarlo nella pentola (non coprirà del tutto i fagioli).

Coprire e far bollire lentamente.
Dopo un’ora, aggiungere un po’ di acqua calda fino a coprire il tutto.Far cuocere molto lentamente, per altre 3 ore, mescolando delicatamente un paio di volte.

Prima di servire, togliere il peperoncino, regolare di sale e pepe, e aggiungere un’altra manciata di origano.

martedì 4 dicembre 2007

Ravioloni con feta e prosciutto al profumo di basilico

La pasta fatta in casa non rientra nelle nostre abitudini,
un po’ perché mia mamma la fa ogni settimana e spesso ci fa omaggio sia di bigoli che di tortellini,
un po’ perché la mamma della Micky non l’ha mai fatta se non dopo che ci siamo sposati dato che le hanno regalato la Pastamatic e anche lei di tanto in tanto arriva con vassoi di tagliolini e bucatini.
Eppure il procedimento è talmente semplice e veloce che ne vale veramente la pena,
poi si apre il frigo, si pescano un po’ di ingredienti e si ottiene un piatto di tutto rispetto,naturalmente in questi casi le dosi sono assolutamente irrintracciabili perché si va ad assaggio correggendo qua e là a seconda del proprio gusto e della qualità degli ingredienti, in questo caso per esempio avevo una feta talmente saporita che non è servito aggiungere sale da nessuna parte.

Farina 200 g
Uova 2

Ricotta
Feta
Prosciutto cotto
Rosmarino secco
Pepe nero

Burro
Grana grattugiato

Olio Extravergine d’oliva
Basilico


Preparare la pasta lavorando la farina con le uova, sino a che risulti un composto liscio e asciutto.
Coprire il panetto con una pirofila rovesciata per mantenerla morbida.

Preparare il fondo del piatto frullando delle foglie di basilico con l’olio.

Con una forchetta sbriciolare la feta e mescolarla bene alla ricotta ed al prosciutto sminuzzato,
aggiungere del rosmarino secco ridotto in polvere ed una macinata di pepe nero.

Stendere la pasta piuttosto sottile,
con un coppapasta ricavare dei dischi di circa 6-7 cm di diametro,
disporvi un po’ di ripieno al centro,
con un pennellino umido bagnare i bordi e coprire con un altro dischetto chiudendolo bene.

Cuocere pochi per volta in acqua salata.

Farli poi saltare in una padella con un po’ di burro e di grana grattugiato.

Comporre il piatto mettendo prima un fondo di olio aromatizzato, quindi aggiungere i ravioloni saltati.

giovedì 29 novembre 2007

Zuppa asiatica di lenticchie

Non amo proprio per niente le lenticchie,
anche se ad ogni Capodanno Paolo insiste che ne mangi perché “portano bene”,
ma a me come contorno non vanno proprio giù.
In questa fase della mia vita cerco di avere un occhio di riguardo per l'alimentazione e, considerando che mangio poca carne, sto cercando altri alimenti ricchi di proteine
ed ho scoperto che le lenticchie farebbero proprio al caso mio.
Girovagando tra i vari foodblog di oltralpe ho trovato questa particolare ricetta asiatica di ELVIRA che mi ha subito lusingata e non ho esitato a provarla semplificandola un po’.

Ecco così le lenticchie mi piacciono e le mangio veramente volentieri.



Per 4 persone:

Lenticchie verdi 200 g
Cipolla affettata 1 grande
Aglio tritato 1 spicchio
Olio d’oliva 40 g
Curry 1 cucchiaino
Succo di 1 limone
Prezzemolo o coriandolo
Sale e pepe


Mettere a bagno le lenticchie almeno per 2 ore.

Risciacquarle, scolarle e farle cuocere per 35-40 minuti in 1,2 litri di acqua salata.

Intanto scaldare l’olio in un’altra pentola,
aggiungere l’aglio e la cipolla tritati, cuocere finchè saranno trasparenti senza rosolarli.
Aggiungere il curry e cuocere per 2-3 minuti.

Aggiungere le lenticchie e la loro acqua di cottura, unire il succo di limone e riportare ad ebollizione.

Regolare di sale e pepe, aggiungere del prezzemolo tritato.

lunedì 26 novembre 2007

Quaglie agli aromi con radicchio tardivo

Come avete visto in famiglia si sta assistendo a dei cambiamenti di non poco conto :),
adesso la Micky comincia ad essere più ingombrante e muoversi un po’ più a rallentatore del solito, per cui mentre lei, coi suoi tempi, si prende cura della casa io trovo più spazio in cucina ;)
Questa è un’altra ricetta della collana enogastronomia dei libri ed. Terra Ferma (che sono abilmente riuscito a spulciare dalla collezione completa di Moka), che dopo il bauletto di asparagi si sono riconfermati invitanti ed affidabili.


Quaglie
Radicchio tardivo di Treviso
Salvia
Rosmarino
Aglio
Limone
Olio
Aceto balsamico tradizionale
Sale e pepe


Lavate le quaglie e togliete tutte le piumette.
Tagliatele a metà aprendole dal dorso con l’aiuto di un paio di forbici.
Lavate accuratamente il radicchio e tagliate ciascun mazzetto a metà.

Preparate una miscela composta da un trito sottilissimo di salvia, foglie di rosmarino, aglio, la buccia di un limone, sale e pepe.
Cospargete con questo trito le quaglie, prima all’interno e poi all’esterno.

In una padella scaldate dell’olio e rosolate a fuoco vivo le quaglie dalla parte della pelle.
Coprite con il coperchio, poi giratele e quando vedrete che il fondo inizia ad attaccare, aggiungete i mazzetti di radicchio, sempre a fuoco forte almeno finchè questo inizia ad appassire, spurgando la propria acqua che servirà ad ultimare la cottura delle quaglie.
Quando saranno cotte, toglietele dal fuoco, componete il piatto e nappate il tutto con il fondo di cottura che avrete ridotto e profumato con l’aceto balsamico.

lunedì 19 novembre 2007

Sorpresa!!!



No, questo non si mangia,

e la ricetta non prevede altri ingredienti che tanto amore!



E così, la sorpresa

preannunciata nel meme del mese scorso era proprio questa,

a fine marzo nel nostro giardino sboccierà un fiorellino tutto speciale.

martedì 13 novembre 2007

Crème brûlée

La prima volta che ho incontrato questo dessert è stato a Parigi ormai 10 anni fa,
la vedevo in ogni menù ma non mi aveva mai tentato, dopo diversi anni mi è stata riproposta ad un corso di pasticceria e devo dire che l'ho subito trovata squisita, me ancora una volta la ricetta è finita nel mucchio per qualche anno finchè mi sono alzata una mattina con l'idea che fosse arrivato il momento giusto per provere a farla, il risultato è stato un successo. Ha una consistenza deliziosa con quella crosticina croccante e gustosa in superficie ed una cremosità delicatissima all'interno.



Per 4-5 persone:
Panna fresca 170 g
Latte 100 g

Zucchero 65 g

Tuorli 3

Uova 1
Vanillina 1 pizzico
Buccia di arancia

Zuchero di canna


Scaldare il latte con la buccia di 1/2 limone o arancia,
portare ad ebollizione e lasciarlo riposare per 1 ora
in modo da permettere all'essenza della buccia di aromatizzarlo.

In una pentola scaldare almeno 1 litro d'acqua.

In una casseruola (che può andare sul fuoco) lavorare i tuorli, l'uovo e lo zucchero fino a sbiancare il composto (non serve che sia montato).

Aggiungere la panna ed il latte e mettere sul fuoco a fiamma molto dolce per 2-3 minuti.

Cuocere a in forno a bagno maria, utilizzando l'acqua precedentemente scaldata, a 170° per 40 minuti.

Lasciare intiepidire quindi cospargere con lo zucchero di canna e porre sotto il grill del forno a gratinare.

giovedì 8 novembre 2007

Involtini di verza

Questi involtini di verza e patate sono un piatto tipicamente autunnale molto versatile perchè nel ripieno ci si può sbizzarrire cambiando il tipo di salume, aggiungendo cubetti di formaggio, funghi o quant'altro.
In questo caso l'abbiamo servito come contorno oppure può essere un buon antipasto servendoli in un letto di besciamella fluida addizionata con un bel po' di cubetti di Asiago tenero e 2 crostini di pasta sfoglia con semi di papavero.



Foglie di verza grandi
Patate
Latte
Cipolla
Pancetta affumicata
Grana grattugiato
Noce moscata
Sale e pepe

Cuocere le patate a vapore o lesse,
schiacciarle aggiungere il latte, una grattatine di noce moscata ed il formaggio, amalgamare bene come per un purè.
Soffriggere un po’ di cipolla con della pancetta affumicata tritata ed aggiungerla al purè.
Aggiustare di sale e pepe.

Lavare le foglie di verza e scottarle in acqua bollente salata,
scolarle ed adagiarle distese in un canovaccio pulito.
Tagliare le foglie a metà eliminando la costa centrale.

Distribuire il composto sulle foglie,
arrotolarle formando degli involtini, quindi “legarli” con una fetta di pancetta affumicata.

Imburrare una teglia da forno e disporvi gli involtini,
cospargerli con qualche fiocchetto di burro.

Cuocerli in forno a 180° per 15 minuti.

lunedì 5 novembre 2007

Club di Sale&Pepe: Costine croccanti

Nel nostro freezer non mancano mai delle costine di maiale, sia mai che mi viene voglia di accendere il bbq e mi trovo sprovvisto ;o).
L’altra sera sfogliando il numero di Novembre ho trovato questa ricettina che mi stuzzicava, loro consigliavano di accompagnarla ad una crema di ceci ma sinceramente l’abbinamento non mi entusiasmava per cui ho preferito una semplice insalata.




COSTINE CROCCANTI

costine di maiale
pangrattato
grana padano
erbe aromatiche (timo, maggiorana,origano, dragoncello, salvia, rosmarino)
peperoncino
olio
sale

Mescolate il pangrattato con il grana, 2 cucchiai di erbe tritate ed il peperoncino.
Passate le costine nel composto preparato premendolo bene per farlo aderire il più possibile,
mettetele nel piatto crisp del microonde unto con un cucchiaio d’olio e cuocetele 15 minuti girandole un paio di volte, oppure in una teglia antiaderente unta di olio in forno a 200° per circa 40-50 minuti..
Salate e servite.

martedì 30 ottobre 2007

Vi offro un brownies

Oggi c'è da festeggiare,
mi hanno comunicato i risultati di un esame che avevo fatto quasi un mese fa e per fortuna è tutto ok!
Cosa meglio di un buon brownies?

giovedì 25 ottobre 2007

Cake alle cipolle

Ieri sera avevo voglia di pasticciare in cucina,
spulciando qua e là per i blog ho trovato questo Cake di Sandra che mi ero ripromessa di fare al più presto ma che non avevo ancora trovato il momento giusto.
Mi sono subito attrezzata con portatile sul piano della cucina per avere la ricetta sempre sott’occhio, e senza prima prepararmi tutti gli ingredienti necessari ho cominciato a sbattere le uova, a mano, con la frustina, perché mi andava proprio di dedicarci del tempo e della manualità nel farlo. A poco a poco però mi sono accorta che avevo finito la farina integrale e neanche la Manitoba c’era più sul fondo della dispensa, eliminata probabilmente in tempi di farfalline, ma quant’è che non impasto più qualcosa?
latte fermentato? non ce l'ho, farà lo stesso se aggiungo un po' di aceto bianco?
ed il lievito come mai c’è solo quello vanigliato e quello di birra disidratato? Ah, meno male che c’è ancora mezza bustina di Cremor Tartaro.
Sicuramente il mio cake assomiglia solo vagamente a quello di partenza, ma all’assaggio di mezzanotte mi è parso buonissimo lo stesso, dopo lo farcisco e sarà il mio pranzo insieme ad una bella insalatina.
Vi metto la ricetta già con le mie modifiche, l’originale la trovate sul link sopra.




farina 00 g 200

farina di grano duro g 100

uova 3

olio e.v.di oliva 1 dl

latte 2 dl + 1 cucchiaio di aceto bianco

cipolla 1

Cremor tartaro 1/2 bustina-

sale 1 cucchiaino

per farcire:

2 cubetti di robiola

1 scatola di tonno grande


Scaldate il forno a 180°.
Foderate uno stampo da cake con carta forno.

Tritate finemente 1 cipolla.
Scaldate un cucchiaio d’olio con un po’ di burro e fatela appassire.

Sbattete leggermente le uova con il latte, l’olio, il sale ed un po’ di pepe.
Aggiungete i due tipi di farina setacciati insieme al cremor tartaro,
e poi la cipolla intiepidita tenendone da parte un cucchiaio per la copertura.

Versate l’impasto nello stampo, distribuite la cipolla tenuta da parte sopra al cake e infornate.

Cuocete per circa 50 minuti.
Controllate la cottura con un bastoncino di legno.

Sfornate e lasciate raffreddare,
quindi tagliarlo in 3 parti e farcirlo con la robiola mescolata al tonno sminuzzato grossolanamente con una forchetta.

Lasciarlo compattare per qualche ora in frigo prima di servire.

martedì 16 ottobre 2007

Involtini di carpaccio saporiti

Eccomi di ritorno dopo una settimana di riposo anche dalla cucina.
In frigo stazionava del carpaccio di manzo avanzato il giorno prima che da consumare
ed un avanzo del pangrattato aromatico che utilizzo per la peperonata mediterranea,
ho pensato di combinarli insieme sul genere delle braciole siciliane.
Il risultato è stato buono, sicuramente da ripetere anche per una cena informale con amici perché si prestano ad essere mangiati anche freddi e con le mani tipo finger food.



Carpaccio di manzo

Trito aromatico fatto frullando:
Pangrattato
Acciughe sott’olio
Capperi
Aglio
Timo
Origano
Olio
Sale e Pepe

Grana grattugiato


Mescolare il formaggio grattugiato con il pangrattato aromatico.
Cospargere con questo composto la fetta di carpaccio.
Arrotolarla su se stessa e ripassarla nel composto ricoprendola bene.
Ungere il piatto crisp del forno a microonde con un cucchiaio di olio e posizionarci i rotolini di carne.
Cuocere con la funzione crisp per 4 minuti, quindi girarli e cuocere per altri 4 minuti.
Salare e servire.
In mancanza del microonde con questa funzione si possono cuocere normalmente in padella.

venerdì 5 ottobre 2007

I migliori Brownies




Non che ne abbia assaggiati altri, ma questo è il titolo della ricetta che Deseine Trish ha deciso di dare alla ricetta di questi Brownies, nel suo libro magico



e per ora non posso che essere d'accordo con lei ;-)

Zucchero 225 g (secondo me ne basta 180-200 g)
Cioccolato fondente 120 g
Burro 90 g
Uova 2
Farina 00 90 g
Noci 50 g


Accendere il forno a 180°.
Imburrare uno stampo quadrato di 20 cm di lato o diametro 22/24 cm.

Fate sciogliere il burro ed il cioccolato fondente nel forno a microonde a bassa potenza oppure a bagnomaria e lasciarli intiepidire.

Sbattere leggermente le uova, poi aggiungere lo zucchero ed il cioccolato.

Aggiungere la farina setacciata ed infine incorporare le noci tenendone da parte qualcuna da aggiungere in superficie.

Versate il composto nello stampo e cuocerlo per 30 minuti.

La parte superiore dovrà essere croccante e l’interno morbido.Lasciarlo intiepidire e quindi sfornare tagliare a quadretti.

Decorare con del cioccolato fuso bianco e scuro.

Buonissimi gustati tiepidi con del gelato alla vaniglia o della panna fresca.

martedì 2 ottobre 2007

Pasta al forno con pesto e fagiolini

Mia suocera mi ha fornito un bel po' di pesto
che non mi andava di congelare perchè mi sembra che perda molto del suo buon sapore,
e che ho voluto sfruttare in modo un po' diverso dalla solita pasta al pesto.
Così dopo aver fatto un bel pane verde, ottimo tra l'altro spalmato con un velo di burro,
ho pensato di fare una pasta la forno ma mettendoci delle verdure a fare a fare un po' di volume in modo da non dover eccedere con gli strati e quindi con i carboidrati delle sfoglie;
e per cambiare, invece della solita pirofila ho composto il tutto nello stampo da plum cake in modo da avere delle fette più verticali.
Il risultato è stato veramente buono e simpatico da vedere, diventerà sicuramente un mio cavallo di battaglia.




Pasta tipo “sfogliavelo” 3-4 fogli
Pesto 120 g
Fagiolini 250 g
Patate medie 2

Per la besciamella:
Farina 00 50 g
Burro 50 g
Latte 500 g


Cuocere al vapore i fagiolini e le patate tagliate a fette di circa ½ cm.

Preparare la besciamella:
- Scaldare il latte.
- In una pentola sciogliere il burro.
- Aggiungere la farina e mescolare bene per far sciogliere tutti i grumi, lasciarla cuocere per 3-4 minuti.
- Aggiungere il latte un po’ alla volta e mescolare bene con la frusta.
- Far cuocere per 12 minuti mescolando di tanto in tanto.
- Regolare di sale e noce moscata.

In uno stampo da plum cake spalmare un po’ di besciamella sul fondo e sulle pareti e foderarlo con la pasta fresca.

Mescolare la rimanente besciamella con il pesto.

Procedere con gli strati:
- Besciamella
- Fagiolini
- Besciamella

- Pasta

- Besciamella
- Fette di patate
- Besciamella

- Pasta

- Besciamella
- Fagiolini
- Besciamella

Richiudere con i lembi di pasta.
Terminare con un po’ di besciamella e volendo con fiocchetti di burro e grana grattugiato.

Cuocere in forno a microonde a 650W+grill per 10 minuti, oppure in forno a 180° per almeno mezz’ora.

lunedì 1 ottobre 2007

Meme: Otto cose di me.

Accetto volentieri l'invito di Adrenalina di partecipare aquesto meme che sta spopolando nella blogosfera.
Le regole sono le seguenti:
bisogna parlare di otto fatti a caso che riguardino se stessi in un post dedicato, scegliere altre otto persone da taggare e dire loro che sono taggate (e, ovviamente, ricordarsi di postare le regole).

Nei miei primi 26 anni ho cambiato ben 9 case,
poi per fortuna mi sono sposata e da 4 anni sono ferma in quella che dovrebbe essere la definitiva mi auguro per mooolto tempo.

Da piccola detestavo qualsiasi tipo di formaggio, a 4 anni sono stata ricoverata in ospedale per qualche giorno e le infermiere tentavano di fregarmi mettendolo di nascosto nella minestra e nella pasta col risultato che me ne accorgevo e non mangiavo più niente.
Crescendo sono arrivata ad amarlo ed abusarne al punto da far salire un po’ troppo il colesterolo ma mi è rimasto il limite della pasta e della minestra se c’è del grana sopra non ne mangio!

Nel week end non cucino quasi mai, dovrebbe essere il momento in cui posso andare al mercato a prendere gli ingredienti che mi servono e con calma provare tutti i piatti che stanno nella lista d’attesa, invece va sempre a finire che al pranzo o ci pensa Paolo mentre io faccio le pulizie o lo facciamo in velocità in qualche centro commerciale per sfruttare gli orari più tranquilli per la spesa, e la cena il più delle volte si risolve con panini o bruschette anche perché alla domenica pomeriggio mi va più di riposare un po’ che non spignattare e risporcare tutta la ciucina. Ecco, l’ho detto.

Colleziono scatole. Di tutti i tipi, non solo quelle belle di metallo o da regalo, ma anche quelle recuperate da qualsiasi acquisto, scarpe, bicchieri, quelle per le risme di carta da fotocopie….
Le mie preferite sono quelle della Thun, carine con dei bei colori tenui e di tutte le misure.
Ormai non so più dove metterle, ho lo scatolone del forno a microonde pieno e parecchie sparse dappertutto. Comunque non è una collezione fine a se stessa, per qualsiasi cosa io trovo la scatola adatta, ho la scatola per i nastri, quella per gli elastici, una per i bottoni, un’altra per i medicinali… Una scatola per ogni cosa e ad ogni cosa la sua scatola!

Mi piacciono le grandi città e mi piacerebbe viverci.
Ho sempre abitato in paesini con non più di 5000 abitanti, in campagna, ai piedi dei monti e ad un passo comunque da ogni comodità, un sogno per molti, ma io invece mi sento così bene quando passeggio nei centri delle grosse città, camminare col naso all’insù per vedere i grandi palazzi storici che spesso passano inosservati ai più, poter spostarsi solo a piedi dimenticando la macchina…
Anche per questo democraticamente abbiamo deciso di trascorrere le vacanze un anno al mare ed un anno in qualche città d’arte d’Italia o d’Europa, e sarà perché le vedo solo con gli occhi del turista che mi sembra tutto così bello?

Quando vado in vacanza non dimentico mai di fare una o più foto dalla finestra della camera dell’albergo, e spesso, se lo merita, anche della camera stessa.
Sarà perché mi sembra di fermare meglio i ricordi? Mah.
Solo a Livigno non l’ho fatta perché si affacciava sul piazzale di una carrozzeria.

Ho una grande paura della solitudine.
Fin da piccola avevo paura di stare a casa da sola, ed anche adesso preferisco sempre trovare Paolo a casa quando arrivo la sera o sentire che c’è qualcuno nell’appartamento di sotto.
Guardando al futuro, ho paura di trovarmi un giorno da sola senza i miei affetti più cari.

Infine c’è una sorpresa che per ora non posso svelare, i tempi non sono ancora sufficientemente maturi, ma vi anticipo già che sarà una cosa che mi cambierà completamente la vita.

Ormai ho perso il conto di chi è già stato invitato e chi no,
per non sbagliare invito chiunque non l'abbia ancora fatto ad unirsi.

mercoledì 19 settembre 2007

Ricotta al forno al limone

Avete presente la ricotta al forno che ogni tanto si trova al supermercato aromatizzata al limone o al pistacchio di quel colore artificiale che fa rabbrividire?
Ecco, potrei farmici del male!
Ma cerco di non prenderla troppo spesso proprio perché sospetto sia piena di aromi e coloranti artificiali.
Questa ricetta è quanto di più simile sia riuscita ad ottenere e tutto sommato trovo sia un peccato di gola che ci si può concedere senza troppi rimorsi.


Uova 4
Ricotta 400g
Limone non trattato 1 grosso
Zucchero 100 g
Fecola 1 cucchiaio
Estratto di vaniglia
Sale

Grattugiare bene tutta la buccia del limone, solo la parte gialla naturalmente.
Montare i tuorli con lo zucchero ed aggiungere la buccia di limone, la ricotta setacciata, la fecola e poche gocce di estratto di vaniglia.
Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale ed unirli delicatamente al composto precedente.
Imburrare uno stampo a cerniera di diametro 22 e spolverarlo di zucchero, riempire con l’impasto e spolverare anche questo con un po’ di zucchero.
Cuocere in forno a 170° per quasi 1 ora.

lunedì 17 settembre 2007

Mousse di cioccolato fondente con caramello salato

L’altra sera avevo i miei a cena,
e volevo fare un dessert talmente godurioso che bastasse una piccola quantità per esserne soddisfatti al palato,
perché sapevo che molto probabilmente anche mia mamma avrebbe portato un suo dolce e non volevo appesantire troppo.
Questa mousse l’avevo usata tempo fa per una torta e faceva proprio al caso mio, usando un buon cioccolato fondente almeno al 72% di cacao risulta di un sapore intenso che si abbina a meraviglia con la sottile copertura di caramello salato.




Per 10 monodosi:

Mousse al cioccolato:

Tuorli 100g
Sciroppo (60 g di zucchero + 50 g. di acqua)
Cioccolato fondente 230 g
Panna 270 g

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente.
Preparare lo sciroppo facendo bollire per un paio di minuti l’acqua con lo zucchero.
Montare leggermente i tuorli da soli, quindi versarci a filo lo sciroppo bollente e continuare a montare finchè si raffreddano completamente.
Montare la panna tenendola morbida così da avere meno difficoltà a mescolarla agli altri composti.
Versare metà della panna nel cioccolato fuso ed intiepidito, procedere ad un cucchiaio alla volta affinché il cioccolato si diluisca senza rapprendersi di colpo.
Aggiungere i tuorli montati ed infine la panna rimanente.

Versarla nelle coppette e mettere in frigo almeno 2-3 ore a rapprendersi.

Caramello salato:

Zucchero in zollette 120 g
Acqua bollente 100g
Panna liquida 100 g
Colla di pesce 2 g *secondo me si può anche non metterla*
Sale 1 pizzico

Caramellare a secco lo zucchero fino ad ottenere un bel marrone ma non troppo scuro.
Bloccare la cottura versandoci l’acqua bollente (attenti agli schizzi!) ed aggiungere il foglio di colla di pesce già ammollato in acqua fredda.
Mescolare bene ed aggiungere la panna ed un bel pizzico di sale.
Se lo zucchero dovesse indurirsi un po’ in alcune parti basta rimetterlo sul fuoco e farlo sciogliere.
Lasciarlo intiepidire ed aggiungerlo alla mousse.

martedì 11 settembre 2007

Crostata meringata

Ultimamente sul Web sta spopolando la ricetta di questa torta in tantissime versioni tanto che è difficile dargli una paternità, io l'ho letta sul forum di Coquinaria ma durante la discussione è emerso che poteva avere varie origini diverse. Tutti comunque sembravano così entusiasti del risultato che, vista la semplicità, non potevo non provarla anch’io.
Dopo essermi letta più di una ricetta e di un consiglio, ho combinato insieme le varie nozioni secondo i miei gusti ed il risultato non è stato male anche se ho in mente degli accorgimenti che elencherò dopo, nel caso dovessi ripeterla.
In sostanza si tratta di uno strato di pasta frolla con un po’ di lievito , uno di marmellata non troppo dolce e preferibilmente un po’ acidina come prugne, albicocche o agrumi ed infine uno di meringa che, vista la cottura breve, rimane croccante in superficie ma morbida all'interno.


ingredienti per la pasta frolla:

300 g di farina 00

90 g di zucchero

3 tuorli d'uovo

100 gr burro sciolto

1 cucchiaino lievito

sale

Mescolare la farina con lo zucchero, il lievito, un pizzico di sale,
aggiungere i tuorli ed il burro sciolto ed impastare velocemente.
Se non si riesce a farla compattare aggiungere qualche cucchiaio d’acqua.
Stenderla in una teglia coperta di carta forno delle dimensioni di circa 30x40 cm.

Aggiungere la marmellata, nel mio caso un vasetto di prugne,
spolverare con un po’ di cannella.

Montare 4 albumi, inizialmente da soli,
poi, (verso metà dell’opera) aggiungere, un cucchiaio alla volta, 100 g di zucchero.
Quindi mescolarci un po’ di amaretti sbriciolati (saranno stati circa 50g).

Coprire la marmellata con lo strato di albumi.

Cuocere in forno per 25-30 minuti a 200°.

Lasciare raffreddare e spolverare di zucchero a velo quindi tagliare a pezzetti.


Modifiche da fare:

  • Nella frolla: aggiungere un po’ di buccia di limone grattugiata, non sciogliere il burro e ridurre il n. dei tuorli;
  • Aumentare la quantità di amaretti ed eventualmente coprire la meringa con mandorle a filetti;
  • Mettere la teglia nella parte bassa del forno per favorire la cottura della frolla.

giovedì 6 settembre 2007

Bocconcini di polenta e seppie

Col freschetto che fa in questi giorni la voglia di cucinare è tornata a farsi viva, e per salutare l'estate ci siamo regalati questo stuzzichino che unisce una preprazione di mare ad un tipico piatto di montagna, la polenta.


In una pentola fare insaporire dell’olio con uno spicchio d’aglio, un peperoncino e qualche foglia di salvia.
Aggiungere le seppie tagliate a pezzetti, lasciarle insaporire e bagnarle con mezzo bicchiere di vino bianco, quando è evaporato, aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro sciolto in un po’ d'acqua, circa 1/3 di bicchiere.
Coprire farle cuocere circa mezz’ora, o comunque finché le seppie non sono belle tenere.

Intanto tagliare della polenta a cubetti ed abbrustolirli in una griglia o padella di ghisa.

Mi raccomando, ricordatevi di togliere l’aglio che si confonde facilmente con le seppie.

martedì 4 settembre 2007

Si riparte

E’ settembre,
ora di ripartire con la quotidianità di sempre
dopo un estate per certi versi difficile ma che ci ha dato tante emozioni.
La chiudiamo con una carrellata di foto delle nostre vacanze a Copenhagen.


venerdì 20 luglio 2007

Fa sempre più caldo...

...ancora un piatto fresco che non richiede cottura nè grossi sforzi fisici ;)

Piadine,

farcite semplicemente con stracchino, della rucola e prosciutto crudo.





Dopo? Melone :)

mercoledì 18 luglio 2007

Fa caldo...

... mangiamoci una caprese.
Semplicemente pomodoro e mozzarella a fette intervallati da un frullo di olio buono, sale e basilico.



martedì 17 luglio 2007

Club di Sale&Pepe: Pasta al pesto di sedano e noci


Frullare col mixer il cuore del sedano, un cucchiaio di parmigiano, mezzo spicchio d’aglio, del prezzemolo, un pizzico di sale, del pepe, 80g di gherigli di noci e 5 cucchiai d’olio d’oliva.
Ridurre a dadini piccoli un paio di gambi di sedano ripuliti dai filamenti.
Cuocere la pasta, condirla con il pesto, lasciarla intiepidire ed aggiungere i dadini di sedano, delle scagliette di parmigiano (non avevo il pecorino previsto) e qualche gheriglio di noci.

Fresca e particolare, da rifare.

lunedì 16 luglio 2007